ACCESS BARS®

“Lo scopo di Access è creare una realtà diversa.

Lo scopo di Access è creare il mondo come un insieme di scelte e di possibilità più ampie, in modo che tutta l’umanità possa prosperare e potenziarti con ciò che sai”

Access Bars® è uno degli strumenti di Access Consciousness®, metodo canalizzato da Gary Douglas, sensitivo e medium americano, più di vent’anni fa.

Esso consiste nella stimolazione manuale di 32 punti posti sul cranio, che inducono una trasmissione di segnali bioelettrici in grado di facilitare più consapevolezza e libertà, anche da vecchi schemi di pensiero.

Ciò comporta una maggior apertura al cambiamento e ad operare scelte più funzionali alla luce di una visione più ampia della vita.

Uno dei cardini di Access Bars è la disposizione ad essere continuamente in uno “stato di domanda”, aspettando che le risposte arrivino dall’ Universo, anziché trovare le risposte nella nostra mente. Questo atteggiamento è sicuramente più potenziante, in quanto ci permette di spostarci da quelli che sono i nostri abituali comportamenti dettati da credenze e schemi di pensiero. Le risposte che provengono dalla mente, in quanto rigide, sono spesso depotenzianti e ci costringono a reiterare comportamenti e dinamiche relazionali disfunzionali che rappresentano la base di situazioni frustranti e conflittuali.

L’obiettivo di Access è quella di riuscire a trasformare i propri giudizi, così tanto condizionanti, in “interessanti punti di vista” da esplorare.

E’ da notare come, attraverso Access Bars®, per molti diventi molto più semplice integrare memorie collegate ad esperienze di sofferenza e rilasciare, in modo dolce, le emozioni ad esse collegate; ciò spesso ha come conseguenza lo sviluppo di un maggior senso di affidamento nei confronti del futuro.   

La persona, durante il trattamento, entra in un processo di trasformazione che la porta ad essere più disponibile a ricevere e a generare più possibilità di scelta nella propria vita; il tutto con “facilità, gioia e gloria” come recita il mantra di Gary.

Devo dire che all’inizio, io avevo delle riserve riguardo a questa tecnica, perché la consideravo troppo semplice, come se banalizzasse i processi di cambiamento che, per la mia visione, sono frutto di un lavoro profondo e molto spesso doloroso di introspezione. Ma dopo essermi imbattuta, quasi per caso, in un corso per facilitatori, ho deciso di frequentarlo, sia perché avevo avuto riscontri positivi da persone di cui mi fido e con cui ho una certa affinità, sia perché una parte di me ne era comunque attratta.

Sono rimasta sorpresa degli effetti che ho riscontrato già durante il corso, sia come ricevente, sia come facilitatrice. Dopo essermi sottoposta al trattamento, ho percepito una sensazione di rilassamento profondo che mi ha portato, nelle ore successive, a sentirmi rigenerata e piena di energia.

Come facilitatrice, ho avuto la netta percezione che in questi punti, su cui si va ad agire, si trovino delle speciali serrature di accesso a delle porte che, una volta aperte, permettono lo scorrere di un’energia particolarmente potente. Attraverso le mie dita, che considero le chiavi per aprire queste serrature, ho percepito svariate sensazioni di grande intensità che mi hanno confermato che a qualche livello avviene una sorta di sblocco e che l’energia è facilitata nel suo scorrere.

Le persone a cui ho fornito il trattamento spesso mi riferiscono di “essere entrate in uno spazio diverso”, di “non aver compreso cosa è accaduto ma di sentirsi molto meglio e con una sensazione di leggerezza”, altre ancora di “aver sperimentato una sensazione di pace profonda e rilassamento”.

Al di là delle parole, che per loro natura sono limitanti nel descrivere le esperienze, credo che la cosa migliore sia quella di provare “sulla propria pelle” questo tipo di tecnica energetica e di assaporarne le conseguenze che, come è prevedibile, sono molto soggettive e possono cambiare di volta in volta.